La stirpe di Pilato - Claudio Burelli la Poesia in Genova

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La stirpe di Pilato

Religione
La stirpe di  Pilato
 
Le mani si lavo’
 
in quel catino
 
con l’acqua che di sangue
 
ribolliva
 
il popolo Barabba liberava
 
lasciando a “Lui”
 
i chiodi e della croce il legno.
 
Quel dubbio gli rimase
 
appeso addosso
 
misfatto mai trovò
 
nell’imputato.
 
Le sue parole non
 
vomitano violenza
 
e contro Roma
 
non aizza mai tumulto.
 
Risente quei lamenti
 
soffocati nel dolore
 
di un corpo
 
da cento  scudisciate
 
alla colonna  con violenza
 
martoriato.
 
Troppo il supplizio!!!
 
E ingiusta appar la pena.
 
Ma quel verdetto
 
or or
 
sul Golgota si compie
 
E dannato io saro’
 
O gia lo sono?
 
Disonore è scritto
 
io  portero’
 
per sempre  addosso.
 
Marchiata nell’infamia è la mia stirpe.
 
Mai fossi nato…
 
O forse naqui proprio
 
e sol
 
per questo.
 

 
Claudio Burelli
 
Marina di Campo (Isola d’ Elba) 17 Agosto 2020
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