Circe - Claudio Burelli la Poesia in Genova

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la Poesia in Genova
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Circe

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Circe

“Corri Odisseo corri
va nella reggia sulla collina!”
Cosi disse l’ atterrito Euriloco
alla vista dei  compagni
in miseri maiali trasformati.

Col cuore fermo e l’armi indosso
correndo percorse  la salita
s’imbattè in un sbarbato giovane
che in man  avea  dell’erba misteriosa.
Ermes sotto mentite spoglie
rivelò a  lui  il gran  segreto
dell’immunita’ dal sortilegio
già preparato dalla avversa dea.

Circe  era il suo nome
di Elio e della ninfa Perseide figlia,
regina dell’isola di Eea
apparse ammantata di regal bellezza
e subito circuì il bel condottiero
di cibi e di bevande
in gran banchetto
con musiche ed aromi a far corona.

L’astuto distruttor di Troia
nella trappola mortal certo  non cadde
e diluì di erba le bevande
costringendo la dea vinta ed impaurita
a far riaver ai trasformati in porci
le sembianze fiere degne dei guerrieri.
E…per  un anno fù
amore vero.

Tenera calda  e appassionata
In questa femminea  veste
Circe fredda assassina
giammai si fù calata.
Potenza del sentimento antico
che muove puranco  le montagne
al suo cospetto.

Il tempo poi passo’ troppo veloce
e  i suoi militi  stanchi
bramavan di alzar  le vele
verso Itaca lontana.
Fu Circe stessa
da  luce nuova  avvolta
a liberar della promessa  l’innamorato
seppur  col cuore infranto
acconsentì alla nuova  onda
il largo guadagnar
al greco legno.

Guardo’ il vento che spirava dolce
accarezzar la nave
oltre l’orizzonte…
con essa lei sparì.
Avvolto nella nebbia il suo palazzo
mai piu nessuno seppe
il suo destino.

Claudio Burelli
Genova 29 giugno 2022

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